16 novembre 2017

Tanto smart ma poco phone

La telecomunicazione è sempre stata la mia passione. Dal captare le conversazioni della polizia, delle ambulanze e i canali satellitari di servizio, fino a maturare il sogno di creare una rete di comunicazione tra parenti.
Ma con la diffusione dei cellulari il sogno fu cestinato.
Il cellulare, quel apparecchio che doveva accorciare le distanze. Che doveva avvicinare la gente. Ora si usa per pagare, per giocare e fotografare, per consultare le ricette di cucina e l'oroscopo.
Se guardate le statistiche della batteria, le telefonate sono all'ultimo posto. A cosa serve la modalità aereo? Se non telefoni sei già in modalità deserto. Dovrebbero chiamarlo "non telefono". O magari "selfiephone", "gamephone", "stressphone", ma non telefono. 

Ho partecipato in vari forum e gruppi dedicati a questo aggeggio. Ho notato che uno dei criteri della scelta non è la telefonia ma la fotocamera. Cavolo, se ci tieni alle foto, compra una macchina fotografica. Ma sono sicuro che una macchina fotografica che fa telefonate non la comprerebbe nessuno. Per qualcun'altro un telefono è valido solo se riesce a sopportare Asphalt 8. Per la maggior parte ciò che conta è il punteggio benchmark su Antutu.

Ma di cosa mi lamento? Io stesso scelsi il primo telefono perché aveva l'agenda e la possibilità di comporre la propria suoneria. E qualcun'altro ambiva il display a colori.
Certo che siamo strani. Ma strani al punto da mandare un messagio su Telegram alle 4.00 di mattina: "ho un problema col telefono". "Sì amico, hai veramente un grave problema. Quello del telefono è minore".
Un altro chiese in un gruppo su come acchiappare i Pokémon dato che si trovava in ospedale, ingessato. Gli dissi di pensare alla salute e di fare qualche telefonata per non sentirsi solo. Fui l'unico a dimostrarmi cosi "anomalo". Gli altri facevano a gara su quale trucco fosse migliore. Considerando che la penso diversamente dalla maggioranza, forse sono veramente anomalo. Forse perché da un maschio adulto mi aspetto che marchi il territorio. Che vada a caccia della femmina e non dei Pokémon.


Eh, le femmine. Ai miei tempi la ragazza si incontrava, si conquistava. Ora è diverso, tutto si trova online, in quei store con dei cataloghi. Insomma come si fa anche per i filtri dell'olio. Una specie di via di mezzo tra Amazon e eBay sentimentale. E si fa tutto dal telefono.


Oggi si fa tutto senza nemmeno alzarsi, senza avere bisogno di vedere un altro essere umano in faccia. Perché ci fa schifo, è di colore diverso, di una posizione sociale diversa. Preferiamo conoscere le persone online. Possibilmente nelle nostre vicinanze. Bingo, che coincidenza, magari si tratta del proprio vicino, quello rompiscatole. Com'è piccolo il mondo.
A proposito di ragazze proprio oggi un mio amico mi chiese: "Scusami, puoi darmi per favore, il numero... della mia ragazza? Anzi, per favore, puoi contattarla tu?". Non avrei mai pensato che un giorno avrei fatto io da telefono.

Comunque per quanto riguarda le telefonate, non preoccupatevi, prima o poi un apparecchio lo inventeranno.

1 commento:

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