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10 luglio 2019

God's strategy

Un uomo andò dal padre e gli disse:
“Non sopporto più mia moglie, voglio ucciderla, ma ho paura che venga scoperto. Puoi aiutarmi?”

“Certo”, rispose il padre, che aggiunse: “C’è un problema. Devi fare in modo che nessuno sospetti di te”.

“Come farò allora?”, chiese il figlio.

“Dovrai prenderti cura di lei, essere gentile, grato, paziente, amorevole, meno egoista, darle maggior ascolto e attenzione”. Poi consegnandogli un flaconcino aggiunse: “Ogni giorno le darai un po’ di questo veleno nel cibo. Così morirà lentamente”.


29 giugno 2019

Perché non ci piace la figura che facciamo?

Se mi chiedono com'è l'Italia, rispondo che è un paese bellissimo ma la gente è un pochino strana.


Strana perché accettano chi si lamenta della pioggia mentre altri vengono buttati per strada. Ma nel frattempo abbandonare un cane è reato.
Strana perché viene definito normale scappare dai 45°C ma non si accoglie chi scappa dalla guerra.
Strana perché diventare diversamente abile è una meta per molti ma si rifiutano i mutilati dalla mafia dei diamanti.
Strana perché la differenza tra il buono e il cattivo sta nella melanina.
Strana perché stanno bene da soli ma la solitudine li deprime.
Strana perché per ogni sentimento inventano una professione e allora... tutto quanto è solo questione di soldi.
E a questo punto si combatte la famiglia tradizionale, si nega la gravidanza, ci si accoppia tra maschi, si noleggiano i bambini strappandoli ai veri genitori.

Strana perché... chi la pensa come me viene definito strano

3 maggio 2019

Ve l'avevo detto

Coppia giovane con due bimbi, l'immagine della vita. Il piccolo in braccio alla mamma mentre la grande tiene la mano al papà.
Davanti alla porta il papà si ferma, legge l'orario e con tristezza afferma: "È chiusa".



Fu quella frase ad innescare la famosa reazione femminile che i vulcani cercano di imitare: "Te l'avevo detto di guardare su internet. Te l'avevo detto". 

Mi vennero in mente gli anni quando studiavo meccanica. Pensai alle prove da eseguire sui dettagli. E paragonai le parole ad un bullone appena fabbricato.


1 marzo 2019

Aspettare

Aspetti che lui ti chiami per un primo appuntamento.
Aspetti lei che si fa bella, prima di uscire.
Aspetti la tua sposa all’altare
Aspetti il tuo bambino quando sei incinta.
E se è femmina preparati ad aspettare mentre si prova tutti i vestiti del negozio
Se invece è maschio, aspetti, mentre gioca a calcetto o a tennis o fa sport che neanche conosci.
Aspetti che esca da scuola.
Poi aspetterai che rientrino di sera.
Aspettare, voce del verbo amare.


Marinella Cozzolino

20 febbraio 2019

Sono un italiano nero

Che ero diverso l’ho imparato stando in mezzo agli altri. Da solo a volte mi riusciva essere felice, tra le persone invece recitavo. Mi guardavano con la coda dell’occhio le prime volte che sentivano il mio cognome, quando la maestra o il medico faceva fatica a pronunciare tutte quelle consonanti vicine.

Quando leggendo la città in cui ero nato, sorridendomi mi dicevano “Ma allora sei italianissimo”, “Sei più italiano di me”. Come se attribuire  una cittadinanza occidentale fosse un complimento.

8 febbraio 2019

Soli in mezzo a tante persone

È triste sentirsi solo tra tante persone.
È tutto come immagino, 
Una cena con gli amici,
Un viaggio con le tutte le varianti dell'avventura,
Coltivare degli interessi,
Apatia, solo un enorme sforzo per apparire normale.
Non occore che mi sposto, lo vivo "pensando".
Ho perso ogni interesse per la vita "comune".
Quando si vive in anima, il corpo e la società diventano una prigione.
Tutto diventa inutile xké già "sai".
Ormai posso vivere solo in "anima".

13 dicembre 2018

Quanto conta la competizione

Un giorno alle Paraolimpiadi di Seattle nove atleti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola iniziò la gara, e tutti cominciarono a correre con la voglia di arrivare e vincere.

29 ottobre 2018

L'equilibrista

Questa è la storia di un famoso equilibrista stimato e rispettato da tutti per la sua straordinaria bravura.
Nessuno si ricordava di averlo mai visto vacillare o cadere.
Un giorno il circo dove l’equilibrista lavorava si trovò in serie difficoltà finanziarie.
Il direttore del circo, per attrarre più gente, propose all'equilibrista di alzare il filo e aumentare la distanza del percorso.
I lavoratori de
l circo avevano posto tutta la loro fiducia nel loro equilibrista ed erano sicuri di conquistare un successo strepitoso.
Rivolgendosi ai suoi compagni di lavoro, l’equilibrista domandò: «Siete sicuri che ci riuscirò...???».
Tutti risposero: «Abbiamo grande fiducia in te e siamo assolutamente sicuri che ce la farai».

18 agosto 2018

Ghosting

Lo confesso già da subito, questo termine mi fa schifo. Ma a quanto pare, diventare dei fantasmi sta diventando una tendenza. Il sito di appuntamenti Plenty of Fish, non avendo altro da fare, decise di fare un sondaggio. Ha rilevato che su un campione di 800 utenti fra i 18 e 33 anni, l’80% di essi ha subito un’esperienza di ghosting.

Secondo altre fonti  il fenomeno si presenta nel 50% degli intervistati. Comunque in ogni caso sembra si tratti di un vero trend. Per me rimane sempre un derivato della vigliaccheria.

Spesso il ghosting viene visto come l’esito di stili di attaccamento disfunzionali, come la soluzione nelle relazioni affettive sbagliate.

15 agosto 2018

La società è fatta di ponti

In questo periodo in Italia si parla soltanto di ponti.
Ponte per il ferragosto, ponte Morandi, ponti tra paesi, ponti tra etnie, ponti tra persone ecc.
Perché "ponte" significa collegamento, unione, comunicazione e accettazione.
La società è fatta di ponti. Senza di essi non ci sarebbe alcuna società. Costruiamo ponti sociali per non rimanere isolati.


31 luglio 2018

+ T connetti, - 6 connesso

Shiyang He, un designer che lavora negli uffici di Pechino dell’agenzia pubblicitaria Ogilvy, ha creato una serie di annunci per il Center For Psychological Research di Shenyang che evidenziano gli effetti negativi che gli smartphone possono avere sui rapporti umani.

19 luglio 2018

Abbraccio

Una ricerca molto interessante condotta dalla Carnegie Mellon University e pubblicata su Psychological Science suggerisce che una cura a base di abbracci sarebbe molto utile contro stati influenzali e raffreddori.
E' sempre stato evidente che l'abbracio faccia bene a livello psicologico, aumenta l'autostima, scarica lo stress e provede a fare il pieno di fiducia gratis.

10 luglio 2018

Amo quelli...

Amo quelli che hanno pianto più di quelli che hanno riso;
Amo chi ti guarda negli occhi e mentre lo fa ti accarezza il viso;
Amo chi sa chiedere perdono e non lo fa per darsi un tono.
Amo quelli che han taciuto per amor di dignità;
Amo chi è caduto vestito di orgoglio e si è rialzato vestito di umiltà;
Amo chi sa fare spazio al cuore per tenere vivo il ricordo di qualcosa che muore.
Io amo…

25 giugno 2018

Le relazioni positive

Il tema delle relazioni positive è molto vicino al nostro cuore, perchè ha a che fare con i sentimenti. L'apostolo Paolo dava priorità alle relazioni, si circondava di persone che potevano aiutarlo a raggiungere gli obiettivi.
Ci sono persone che ti aiutano a fare di più per l'opera di Dio; sei circondato da queste persone? E' importante sapere a chi permettiamo di influire sulla nostra vita.

13 giugno 2018

Chiedere scusa

Sbagliare credo che sia l'hobby più diffuso. Tutti, nessuno escluso, commettono degli errori.
Sbagliare è nella natura umana. Non esiste la perfezione.



Gli errori, quelle cose apparentemente belle ma che poi finiscono per danneggiare la persona e la società, pesano parecchio. Quindi è fondamentale imparare a riparare a quello che si combina.

25 aprile 2018

L'arte dell'amicizia

Ho molto riflettuto sull'amicizia negli ultimi tempi, e su come non possa funzionare se non la coltivi, su come non cresca se non te ne prendi cura.
Ma per coltivare intendo semplicemente passare del tempo insieme con regolarità, e questo è molto più importante di qualunque altra cosa.
Gli amici non devono incantarci, tenerci informati o fare confessioni, devono solo essere a portata di mano. Va bene essere monotoni, raccontare sempre le stesse storie, tornare su argomenti triti e ritriti. La fatica di essere brillanti a tutti i costi è meglio riservarla agli estranei.

31 marzo 2018

Mi manca chi mi ha deluso

A cadenze più o meno regolari, ma non tanto spesso, mi ritrovo a pensare alle persone che ho perso nel corso degli anni. Non a chi è passato dall’altra parte dell’arcobaleno, a loro penso spessissimo, ma a quelli che c’erano nella mia vita e che per strada ho perso. Per colpa mia, per colpa loro. Rifletto spesso sul fatto che le mie relazioni (amicali, lavorative, anche familiari) terminano sempre per un tradimento, o presunto tale.