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24 giugno 2019

Un caffè al giorno

Ho letto alcuni post di battute, spesso volgari, nei confronti dei call center che a dire il vero... stressano parecchio con offerte per conto di vari operatori.
Molti leoni da tastiera, con la stessa cattiveria che distruggono il proprio divano per 24 ore di fila, si vantano di avere preso in giro il loro interlocutore.
Ma perché sfottere? Un semplice "no" non sarebbe sufficiente?



E mi venne in mente una telefonata:
"Buongiorno Alfons, sono Gisella..."
"Buongiorno Gisella, come stai? Hai cambiato numero?"

2 giugno 2019

Viviamo di clima

La tua opinione conta. La tua opinione può cambiare il mondo. Come se il mondo non avesse delle opinioni proprie, ma guarda un po', aspetta impaziente di sapere cosa ne penso io. E io rifletto su una guerra contro i mulini a vento. Vedo centinaia di cartelloni giganti imbrattati di spray CFC, esposti per salvare il clima. E rido.

Rido perché in piazza a protestare scendono gli adolescenti che cambiano cellulare ogni sei mesi a spese di papà. Vedo protestare chi ha un PC che non usa per le mail ma per giocare, chi ha un cellulare top di gamma che non usa per telefonare e inquina per caricarlo. E rifletto.

19 dicembre 2018

Sei un casino e stai guarendo

Mentre guarisci, mentre ricordi la tua vera natura
(immensa e potente e presente e libera),
mentre espelli strati del sé condizionato, mentre ti risvegli dal sogno
della vergogna e dell’abbandono di sé, potresti trovarti in lacrime.

Tremante. Furibondo.
Piangi amico, infuriati.
Piangi tutte le lacrime che non ti sei mai permesso di versare prima.
Il corpo ha bisogno di piangere, a volte di liberare energie represse.
Hai bisogno di esprimere il dolore per tutte quelle vite che avresti desiderato vivere tutte le vite che non saranno mai vissute, per poter tornare a questa vita,
questo corpo e questo momento.
Lascia perdere la tua immagine. Ora hai bisogno di ruggire per la tua vita.
A volte la guarigione non ha un aspetto carino.
È una morte. È una rinascita.

20 settembre 2018

La mia mancanza di pietà

Gesù raccontò la parabola del servo che fu perdonato per il suo grande debito. Quest’uomo trovò grazia nel suo maestro, ma prese tutto per scontato. Immediatamente dopo che fu perdonato uscì e andò a strangolare un uomo che gli doveva una piccola ed insignificante somma di denaro, chiedendogli: “Dammi ciò che è mio, adesso!” Quando il debitore chiese all’uomo di avere pietà di lui, egli si rifiuto e fece rinchiudere in prigione il debitore.
Perché quest’uomo fu così severo?

24 agosto 2018

Le stagioni

Un uomo aveva 4 figli. Voleva imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente. Così li mandò uno alla volta a osservare un albero molto distante da casa....
Il piu' grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in in estate ... il più giovane in autunno...
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto.

6 agosto 2018

L'epoca dell'homo stupidus

Vittorino Andreoli, noto psichiatra e prolifico scrittore, nel suo ultimo romanzo, presentato al Salone del Libro di Torino, "Il silenzio delle pietre" riflette sulla contemporaneità e sull'uomo:
"Distruttività, frustrazione e l'insicurezza sono le caratteristiche del nostro tempo. Siamo la società della paura e domina la cultura del nemico. Viviamo in una società dominata dalle frustrazioni. La sensazione prevalente è quella di trovarsi in un ambiente in cui ci si sente esclusi, ci si sente insicuri, si ha paura. Si accumula così la frustrazione, che poi diventa rabbia. E la rabbia sa a cosa porta? Porta alla voglia di spaccare tutto. Il nostro tempo non è violento, è distruttivo".




"Non credo alla divisione categorica fra romanzi e saggi" specifica lui.

7 luglio 2018

Questione di cuore

"Oggi, un bimbo mi chiede: "Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?".
Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra .. "
... Ed intanto penso...
... ..Poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, nessun luogo.
Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito.

Ci sono volte in cui accellera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello.

30 giugno 2017

Normale

In questo mondo di sapientoni sento nostalgia delle persone normali. Nostalgia di quelle persone che con l'esperienza e l'intelligenza mi hanno insegnato a non commettere i loro errori, lasciandomi libero di commetterne altri.
In un mondo dove il successo si costruisce sopra i fallimenti, sopra i tentativi, c'è chi si sente grande per averlo raggiunto. Ma pochi sono coscienti di averlo ottenuto grazie ai propri limiti.