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29 giugno 2019

Perché non ci piace la figura che facciamo?

Se mi chiedono com'è l'Italia, rispondo che è un paese bellissimo ma la gente è un pochino strana.


Strana perché accettano chi si lamenta della pioggia mentre altri vengono buttati per strada. Ma nel frattempo abbandonare un cane è reato.
Strana perché viene definito normale scappare dai 45°C ma non si accoglie chi scappa dalla guerra.
Strana perché diventare diversamente abile è una meta per molti ma si rifiutano i mutilati dalla mafia dei diamanti.
Strana perché la differenza tra il buono e il cattivo sta nella melanina.
Strana perché stanno bene da soli ma la solitudine li deprime.
Strana perché per ogni sentimento inventano una professione e allora... tutto quanto è solo questione di soldi.
E a questo punto si combatte la famiglia tradizionale, si nega la gravidanza, ci si accoppia tra maschi, si noleggiano i bambini strappandoli ai veri genitori.

Strana perché... chi la pensa come me viene definito strano

16 marzo 2019

Prendimi per mano

Un giorno un padre usciva da un supermercato con un borsone carico di ogni ben di Dio.

Il figlioletto di sei anni gli trotterellava dietro. Sembrava stufo e insoddisfatto.

"Ma cosa vuoi di più?" gli domandava il papà.

"Ti ho preso la cartella, ti ho preso i pennarelli, ti ho preso la gomma profumata, ti ho preso il lecca lecca... Cosa vuoi che ti prenda ancora?".

Il bambino rispose: "Prendimi per mano".

19 novembre 2018

Ubuntu

Un antropologo ha proposto un gioco ai bambini di una tribù africana. Ha messo un cesto pieno di frutta vicino ad un albero e ha detto ai bambini che chiunque arrivasse prima avrebbe vinto tutti i frutti.

Quando ha dato il segnale per correre, tutti i bambini si sono presi le mani e sono scappati insieme, poi si sono seduti insieme a godere del premio.
Quando ha chiesto loro perché avevano corso così, se uno solo poteva vincere tutti i frutti, gli hanno risposto: Ubuntu, come uno di noi potrebbe essere felice se tutti gli altri sono tristi?
Ubuntu, nella cultura xhosa significa: " io sono perché noi siamo."

8 ottobre 2018

Genitorialità

Da psicologo e psicoterapeuta mi è capitato, in questi giorni, di partecipare alla formazione professionale obbligatoria circa il ruolo della genitorialità. E ancora una volta gli accenti sono andati alla patologia della funzione genitoriale, sulle incapacità di esercitare quel processo educativo atto ad insegnare al figlio un adeguato comportamento.
Ben venga quest’accenno, ma il rischio resta sempre quello di spersonalizzare l’uomo in un meccanicismo confusivo tra l’essere genitore.

8 giugno 2018

Due, meglio di uno

"Di mamma ce n'è una sola". Per tantissimi anni, non è stato uno slogan ma una realtà. Non è perché ci è stato inculcato, è proprio un dato di fatto.
Per il papà invece ci possono essere tanti candidati. Sorgono dei dubbi e ci si basa un pò sulla fiducia ma alla fine, anche il papà è unico.

E' sempre stato così, almeno finchè eravamo antiquati e non sviluppati al punto da avere più mamme e più pappà.

29 maggio 2018

Come ti chiami

Dio, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato (Genesi 2:19)
Il nome ha un valore sentimentale, un significato. Adamo chiamo sua moglie Eva che significa "colei che dà la vita", la definì donna che significa "ossa delle mie ossa".
I genitori si imbattono nella scelta di un nome che distinguerà loro figlio nella marea dei nomi, a scuola, al lavoro e nel tempo libero.

28 maggio 2018

Lettera di un bambino mai nato

Ciao mi chiamo... anzi no, non mi chiamo ancora, sono troppo piccolo per avere un nome, figuratevi che sono ancora dentro la pancia della mamma, ho appena 3 settimane di vita. Chissà se la mamma si è accorta che ci sono; è così giovane la mia mamma, ma io le voglio già tanto bene, e so tutto di lei, piango quando è triste e rido quando lei ride.
Anche il mio papà è molto giovane.
Ecco; adesso la mamma si è accorta che ci sono e sta dicendo tutto alla nonna. Ma perchè piange? Dovrebbe essere felice!

1 dicembre 2017

1 ora

Figlio: “Papà, posso farti una domanda?“
Papà: “Certo, di cosa si tratta?“
Figlio: “Papà, quanti soldi guadagni in un ora?“
Papà: “Non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere?“
Figlio: “Volevo solo saperlo. Per favore dimmelo, quanti soldi guadagni in un ora?“
Papà: “Se proprio lo vuoi sapere, guadagno $100 in un ora“
Figlio: “Oh! (con la testa rivolta verso il basso)


26 maggio 2017

Fake news

Formazione dei genitori. Si mi interessa, chi se ne frega della pioggia. Ecco, così ragionano gli anomali.
E mi trovai l'unico genitore presente in compagnia di una decina di organizzatori. Ah sì, c'era anche una giornalista. Affetta dalla malattia comune a tutti i giornalisti, ritardatismo cronico. Non parlo dei 15 minuti dopo l'inizio no, quello è normale, parlo di un ritardo di dieci incontri.


Anche ascoltare attentamente un tema che mi era già famigliare credo che rimarchi la mia anomalia. Sarebbe stato scortese da parte mia quello di fare presente alla presentatrice che nero a conoscenza del proggetto di cui parlava. Ascoltai in silenzio.