8 giugno 2018

Due, meglio di uno

"Di mamma ce n'è una sola". Per tantissimi anni, non è stato uno slogan ma una realtà. Non è perché ci è stato inculcato, è proprio un dato di fatto.
Per il papà invece ci possono essere tanti candidati. Sorgono dei dubbi e ci si basa un pò sulla fiducia ma alla fine, anche il papà è unico.

E' sempre stato così, almeno finchè eravamo antiquati e non sviluppati al punto da avere più mamme e più pappà.

Vi ricordate i rasoi Gillette? Per tantissimi anni hanno avuto una lama sola fino a quando non progettarono quelli a due lame, poi a tre e a quattro e cosi via. Fino ad un certo punto però perché si tratta di un rasoio non di un tosaerba.

Cosi come quelle lame anche le mamme multiple si impegnano doppiamente.
Se avere una mamma è una gioia, perché allora non averne due? Svegliamoci, due sono meglio di uno.
Una prepara la colazione e l'altra porta fuori il cane, una aiuta nei compiti e l'altra può urlare come un vero padre.
Ecco, questa è una delle domande principali del figlio di due mamme: "Chi è mio padre?", "Com'è possibile nascere senza un padre?". Per poi proseguire: "Chi di voi due è rimasta incinta leccando?"
Caro bambino, sei ancora piccolo. Quando sarai più grande le tue mamme ti insegneranno che l'anatomia umana è soltanto un'opinione che va interpretata secondo i propri gusti.
Ora non diventare un rompiscatole, altrimenti ti rimandiamo dalla tua vera madre.


Ah si la vera madre, quella biologica, quella che dovrebbe essere unica. Ma allora c'è la possibilità che le madri possano essere addirittura tre. La Gillette ci fa un baffo.

E quei bambini che si ritrovano con due padri effeminati? Che male c'è nell'avere una varietà di mamma maschile? Scusate, che Dio mi perdoni, ho detto una.
Mi devo ancora abbituare a queste famiglie arcobaleno (che poi di colore ne hanno uno solo). Ma di madri o padri ne possono avere addirittura tre.
La mamma ora potrà essere doppia o tripla, la mamma non è più... unica. Abbituiamoci alla nostra follia. Abituiamoci  a questa perversione. Ma non possiamo chiamarla normalità.

Nessun commento:

Posta un commento