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9 gennaio 2019
10 dicembre 2018
Dipendenza dall'apparenza
Spesso rifletto sul quella forte voglia di apparire, di ostentare ciò che non si è o che non si ha. Sembra quasi un'epidemia capace di contaggiare chiunque che inizialmente viene emarginato da questa società, e che per riemergere non ha altre alternative che quella di apparire.
Cari amici stiamo assistendo ad una crudele trasformazione da persone normali a dei narcisisti alle prime armi. Persone con la voglia di riconquistare la propria immagine persa ma che poi finiscono per perdersi.
Quando ci si lascia sedurre dalle tentazioni dell’ego e della vanità, si parte per un viaggio di sola andata.
13 novembre 2018
Mi manchi
Non dovresti mancarmi perché mi hai già sottratto abbastanza.
Il sonno per esempio. Notti in cui non ci sono con la testa perché sei nella mia testa.
Pensare a tutte le volte in cui mi hai dimostrato che infondo non ci conosciamo , a tutte le volte che ti ho perdonata dicendomi "Capita a tutti di sbagliare".
Non è vero che ho bisogno di te per guardare avanti, perché hai preferito non esserci quando necessitavo di te per andare avanti. Tornerei perché mi sento isolato e vulnerabile quando non ho nessuno accanto, e me ne andrei di nuovo perché tu non mi tieni, perché tu sai solo sorridere con gli altri. Mi manca il tuo sorriso nei miei confronti, toccarti con tutt'e due le mani, dirti scusa quando non serve. In quei giorni che sembrano anni non dovresti mancarmi perché non te lo meriti, perché io merito. Non ha senso il fatto che esistono una serie di motivazioni che ci spingono a tornare dove non c'è ragione di restare.
Tratto dal romanzo "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano
Il sonno per esempio. Notti in cui non ci sono con la testa perché sei nella mia testa.
Pensare a tutte le volte in cui mi hai dimostrato che infondo non ci conosciamo , a tutte le volte che ti ho perdonata dicendomi "Capita a tutti di sbagliare".
Non è vero che ho bisogno di te per guardare avanti, perché hai preferito non esserci quando necessitavo di te per andare avanti. Tornerei perché mi sento isolato e vulnerabile quando non ho nessuno accanto, e me ne andrei di nuovo perché tu non mi tieni, perché tu sai solo sorridere con gli altri. Mi manca il tuo sorriso nei miei confronti, toccarti con tutt'e due le mani, dirti scusa quando non serve. In quei giorni che sembrano anni non dovresti mancarmi perché non te lo meriti, perché io merito. Non ha senso il fatto che esistono una serie di motivazioni che ci spingono a tornare dove non c'è ragione di restare.
Tratto dal romanzo "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano
4 novembre 2018
Voglio una vita non pixelizzata
Secondo Sherry Turkle, psicologa e docente del Massachusetts institute of technology, gli studenti sono ossessionati dall’idea di essere perfetti e invulnerabili. Per questo per farle delle domande le scrivono un’email invece di andare a parlare con lei di persona negli orari di ricevimento.
“Più divento famosa, più allungo il mio orario di lavoro e più il numero di studenti che partecipano alle mie attività diminuisce”, spiega Turkle durante uno degli incontri dell’Aspen ideas festival, organizzato dall’istituto Aspen insieme a The Atlantic.
17 settembre 2018
Vegetativo
Ieri sera mia moglie ed io eravamo seduti a parlare delle cose della vita.
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte, le ho detto:
"Non lasciare mai che io viva in stato vegetativo, in dipendenza completa da macchinari e apparecchi elettronici, facendomi alimentare con una cosa liquida.
Se mi dovvessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi tengono in vita."
Allora lei si è alzata, ha spento la televisione, il computer, il cellulare e mi ha tolto il vino.
...'sta stronza
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte, le ho detto:
"Non lasciare mai che io viva in stato vegetativo, in dipendenza completa da macchinari e apparecchi elettronici, facendomi alimentare con una cosa liquida.
Se mi dovvessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi tengono in vita."
Allora lei si è alzata, ha spento la televisione, il computer, il cellulare e mi ha tolto il vino.
...'sta stronza
31 luglio 2018
28 giugno 2018
Status symbol
Specificare i benefici del lavoro può sembrare superfluo. Tutti hanno bisogno di lavorare per vari motivi, in primis per colpa di quella particolare abitudine di mangiare che prendiamo già da piccoli. Ed è qui che comincia una reazione a catena. Per mangiare servono le pentole, il tavolo e i piatti, molto utili per fotografare il cibo. Ma per fotografare serve un cellulare. Utile anche per i selfie in vacanza dove andare con un'auto compresa di accessori come il meccanico, l'assicurazione e la roulotte per le vacanze.
7 giugno 2018
Bomba H
Non uscire dalla stanza, marinare la scuola, dormire di giorno e chattare di notte.
Immergersi in una realtà virtuale, senza confini ma ristretta in pochi metri quadri.
Guardare il mondo da uno schermo. Amare tutto ciò che è composto da pixel. Effetto della depressione e a sua volta la causa, amici sto parlando della bomba H, alias Hikikomori.
Guardare il mondo da uno schermo. Amare tutto ciò che è composto da pixel. Effetto della depressione e a sua volta la causa, amici sto parlando della bomba H, alias Hikikomori.
4 giugno 2018
Le droghe legali
Una storia che dura da vent’anni, tra benzodiazepine e stabilizzanti
dell’umore, tra il timore degli effetti collaterali e quello di doverli
prendere a vita. Sara è un nome di fantasia ma la sua testimonianza è reale.
“Il mio problema? Ordinarli sempre per tempo, per non scoprire la sera di avere una compressa mancante e dover correre alla farmacia notturna, magari con la ricetta scaduta, e cercare di convincere il farmacista di turno a non essere troppo fiscale.
“Il mio problema? Ordinarli sempre per tempo, per non scoprire la sera di avere una compressa mancante e dover correre alla farmacia notturna, magari con la ricetta scaduta, e cercare di convincere il farmacista di turno a non essere troppo fiscale.
14 maggio 2018
5 maggio 2018
Cellulare sotto esame
Alla domanda: "qual è il miglior amico dell'uomo" si risponde erroneamente "il cane". Gente svegliatevi. E' il cellulare. Si cura nei minimi dettagli, si pulisce, si porta a spasso.
I cappotti per il cellulare esistono da tempo ma un giorno forse ci saranno pure le associazioni di protezione cellulari e i numeri verdi anti abbandono.
Ma chi lo abbandona?
Una signora l'ha addirittura portato con sé ad un'esame radiologico. L'esame era per lei non per il cellulare. Ma mentre faceva la Tac all'ospedale Cardarelli di Napoli, nel bel mezzo dell'esame ha risposto ad una chiamata. Incredibile che lo smartphone si usi anche per telefonare.
Pure il primario Mario Muto si è stupito: "Mi è sembrato paradossale. Eppure è accaduto davvero - ha detto. La signora stava parlando al telefono durante la Tac"
I cappotti per il cellulare esistono da tempo ma un giorno forse ci saranno pure le associazioni di protezione cellulari e i numeri verdi anti abbandono.
Ma chi lo abbandona?
Una signora l'ha addirittura portato con sé ad un'esame radiologico. L'esame era per lei non per il cellulare. Ma mentre faceva la Tac all'ospedale Cardarelli di Napoli, nel bel mezzo dell'esame ha risposto ad una chiamata. Incredibile che lo smartphone si usi anche per telefonare.
Pure il primario Mario Muto si è stupito: "Mi è sembrato paradossale. Eppure è accaduto davvero - ha detto. La signora stava parlando al telefono durante la Tac"
31 marzo 2018
Mi manca chi mi ha deluso
A cadenze più o meno regolari, ma non tanto spesso, mi ritrovo a pensare alle persone che ho perso nel corso degli anni. Non a chi è passato dall’altra parte dell’arcobaleno, a loro penso spessissimo, ma a quelli che c’erano nella mia vita e che per strada ho perso. Per colpa mia, per colpa loro. Rifletto spesso sul fatto che le mie relazioni (amicali, lavorative, anche familiari) terminano sempre per un tradimento, o presunto tale.
16 marzo 2018
20 gennaio 2018
26 dicembre 2017
16 novembre 2017
Tanto smart ma poco phone
La telecomunicazione è sempre stata la mia passione. Dal captare le conversazioni della polizia, delle ambulanze e i canali satellitari di servizio, fino a maturare il sogno di creare una rete di comunicazione tra parenti.
Ma con la diffusione dei cellulari il sogno fu cestinato.
Il cellulare, quel apparecchio che doveva accorciare le distanze. Che doveva avvicinare la gente. Ora si usa per pagare, per giocare e fotografare, per consultare le ricette di cucina e l'oroscopo.
Ma con la diffusione dei cellulari il sogno fu cestinato.
Il cellulare, quel apparecchio che doveva accorciare le distanze. Che doveva avvicinare la gente. Ora si usa per pagare, per giocare e fotografare, per consultare le ricette di cucina e l'oroscopo.
11 novembre 2017
Trash tv
La TV è piena di spazzatura? Certo ma anche guardare lo schermo spento non è divertente. Avevo fame di risate e lo ammetto. Ho frugato in quella spazzatura. Fa ridere un sacco ma poi ci sono anche i programmi seri, si quelli fatti di battute e di barzellette.
Ho visto che gestire una banca rende ricchi. Avete presente i due banchieri, padre e figlio, che pagavano al ristorante con il cellulare? E pensare che questi due qualche anno fa facevano cerchi nella sabbia.
Ho visto che gestire una banca rende ricchi. Avete presente i due banchieri, padre e figlio, che pagavano al ristorante con il cellulare? E pensare che questi due qualche anno fa facevano cerchi nella sabbia.
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