12 ottobre 2017

Servizio di brainwashing

Dobbiamo ammetterlo. Chiunque scriva qualcosa intende arrivare ad una conclusione, ad una meta. Il ragionamento percorre una strada. Si sa che tutte la strade portano a Roma ma una volta arrivati a Roma è lecito chiedersi: "ma io volevo veramente andarci?".
Purtroppo, non sempre la meta del ragionamento coincide con il biglietto del lettore.

Magari non ci volevi andare, ma ti ci hanno portato. Il giornalista soffre sempre di solitudine. Ha bisogno di compagnia. E' un tipo fragile, si rompe facilmente e molti lo spezzerebbero volentieri, specialmente dopo essere scesi a Roma.
Ma di che ti lamenti? Se volevi andare altrove potevi prendere un altro mezzo. L'Alitalia per esempio, prima che fallisca. Anche un giornalista te l'avrebbe consigliato con tanto di foto e pubblicità, che l'Alitalia paga puntualmente.

Ci sono cose che non hanno prezzo, come la sincerità, la verità, l'onestà e bla bla bla. Per tutto il resto invece c'è Mastercard e sono quelle le cose che contano. Perché in questo mondo tutto si paga. Pure l'immondizia. Paghi l'informazione per il tuo cervello, l'istruzione del tuo cervello, le tecniche per liberarlo e pure il suo lavaggio.
Chi può farti meglio il lavaggio del cervello se non chi è specializzato e ha dimostrato di avere lavato bene prima il suo.
Non si finisce mai di imparare. Da adolescente volevi la patente di guida perché sapevi che serviva per guidare un'auto. Ma dopo, dai giornali, impari che alcune auto sbandano da sole mentre quelle degli extracomunitari no. Anzi, gli extracomunitari vengono definiti dei delinquenti se per caso gli si rompe un semiasse.

Un'esponente della provincia morì in un incidente stradale. "La sua auto", alle 02:00, aveva tamponato un camion polacco che procedeva nella stessa direzione. Certo la colpa secondo i giornalisti era del camionista che procedeva lento. Forse perché alla guida di un autoarticolato stava attento alla sua vita. Forse perché non accettava che quella strada di montagna potesse impedirgli di rivedere la sua famiglia. Poter il giornalista, rispettare i limiti di velocità era una delle cause dell'incidente. Mentre a correre come un matto non era il politico ma la sua auto. Lo sanno tutti che le auto non hanno mai superato i quiz per la patente.
Mi dispiace veramente che in Italia i politici usino auto cosi scarse e poco sicure. Con un'auto che fa tutto da sola non so a cosa gli serviva la patente.

Triste realtà. I viaggi sono la causa principale degli incidenti. Ecco perché in America costruiscono un muro. Per impedire il viaggio ai messicani. In Italia vorrebbero ma non ci riescono, purtroppo le costruzioni in mare non sono andate bene negli ultimi 50 anni. Beh, anche quelle sulla terra non è che vadano meglio. E il muro ci vuole. Questi extracomunitari non si fermano, vengono lo stesso. Dicono di scappare da una guerra. Anche i bambini fanno la guerra ma lo sanno benissimo che si hanno tre vite a disposizione per ogni livello.
Ma qui, il muro di costruisce con i giornali. Fake news per destabilizzare. La destabilizzazione vende più giornali. Qui combattiamo una guerra contro l'ignoranza che i giornali alimentano. Il giornalismo trasformato in schiavo di chi paga è il miglior servizio di brainwashing. Per potere ragionare bisogna conoscere, bisogna informarsi, bisogna alimentare il cervello. Purtroppo questa informazione è contaminata. Non stai assimilando i fatti ma l'interpretazione. Stai ricevendo un prodotto completo di commento. Il tuo commento non conta. Chi non è d'accordo con il tentativo del giornale di trasformarsi in zombie può scegliere di non leggere. Così facendo però sarà un disinformato. Quindi rimarrà comunque uno zombie e con il cervello sporco per giunta.
Molti cervelli ritengono che il giornalismo estero sia più imparziale. Hanno scelto di nutrirsi dei giornali stranieri.
La solita erba del vicino, sempre più verde.

Nessun commento:

Posta un commento