1 novembre 2017

Videosport

Finalmente il Comitato Olimpico Internazionale ha riconosciuto i videogiochi come sport a tutti gli effetti. Si sport. Perché il videogioco dispone di tutti i requisiti, si può competere e si può vincere. Ma la competizione esiste anche nelle gare dei rutti. Perché non riconoscere anche il ruto come sport?
Poi ammettiamolo, nei videogiochi l'atletismo è superiore a quello di scacchi. E lo stress? Pensate che Kasparov al mondiale fosse stressato come un adolescente alle prese con GT2?

27 ottobre 2017

Autorità

Un ispettore dell’acquedotto si ferma in una casa colonica e, parlando con il fattore gli spiega che deve ispezionare il terreno per controllare l'impianto idrico. Il vecchio contadino gli risponde:
– “Per me va bene, ma eviti di andare in quel campo laggiù”. 
L’uomo, stizzito, risponde:
– “Io ho l’autorità di andare dovunque sia necessario. La vede questa tessera?

17 ottobre 2017

Tu sei quell'uomo

"Tu sei quell'uomo". La storia che sta dietro a questa affermazione è molto interessante.
Questa frase fu detta al re Davide che si trovò in un triangolo particolare di relazioni.




Era andato a letto con Bat-Sceba, la moglie di un suo soldato. Per Davide, lei era diventata una Vip. E anche Davide era un Very Important Person per lei.


12 ottobre 2017

Servizio di brainwashing

Dobbiamo ammetterlo. Chiunque scriva qualcosa intende arrivare ad una conclusione, ad una meta. Il ragionamento percorre una strada. Si sa che tutte la strade portano a Roma ma una volta arrivati a Roma è lecito chiedersi: "ma io volevo veramente andarci?".
Purtroppo, non sempre la meta del ragionamento coincide con il biglietto del lettore.

2 ottobre 2017

Vedere oltre

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora, ogni pomeriggio, per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo ed il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.

27 settembre 2017

Minorenni oggi, maggioranza domani

L'una di notte. Quattro minorenni sotto casa mia muniti di musica e altoparlante.
Uno si mette a ballare sopra il bidone dell'immondizia. Gli altri tre fumavano lo spinello a ritmo di quel rumore sincronizzato, condito di alcool a buon prezzo.
Non voglio giudicare. Il giudizio non è un sentimento, è un mestiere. E io, non avendolo studiato, non posso esercitarlo come un professionista.