5 settembre 2018

Messaggi cosmici

Il 5 settembre 1977 gli USA lanciarono la navicella spaziale "Voyager 1" progettata per l'esplorazione dello spazio. Contiene un disco d'oro su cui è inciso il meglio dello scibile umano e un messaggio per eventuali forme di vita intelligente.

Questo è il testo del messaggio, registrato da Jimmy Carter, allora presidente americano in carica:

Questa nave spaziale Voyager è stata costruita dagli Stati Uniti d'America. Siamo una comunità di 240 milioni di esseri umani tra oltre 4 miliardi di abitanti del pianeta Terra.

Noi esseri umani siamo ancora divisi in nazioni, ma queste nazioni stanno rapidamente diventando una unica civiltà globale. Noi lanciamo questo messaggio nel cosmo. È probabile che continui a esistere anche per un miliardo di anni nel nostro futuro, quando la nostra civiltà potrebbe essere profondamente cambiata e la superficie della Terra ampiamente modificata.Dei 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea, alcune - forse molte - potrebbero avere dei pianeti abitati e civiltà in grado di esplorare lo spazio. Se una di queste civiltà intercettasse il Voyager e riuscisse a comprendere il contenuto di questa registrazione, ecco il nostro messaggio:
"Questo è il regalo di un piccolo e distante pianeta, un framento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravivere ai nostri tempi, cosi da poter vivere nei vostri.
Noi speriampo un giorno, dopo aver risolto i nostri problemi che stiamo affrontando, di congiungerci in una comunità di civiltà galattiche. Questa registrazione rappresenta la nostra speranza, la nostra determinazione e la nostra buona volontà in un vasto e impressionante universo".

Ora immaginate la scena. Il "Voyager 1" che trova un pianeta abitato da esseri viventi, simili o diversi da noi poco importa. Questa gente dovrebbe essere per forza più evoluta di noi perché dovrà comprendere l'inglese senza averlo mai studiato. E non e facile. Basta pensare a quanti lo studiano ma non lo parlano correttamente. Essere più evoluti significa disporre anche di una tecnologia superiore.
In questa condizione, l'atterraggio di Voyager assomiglia all'arrrivo di un carro dell'Antica Grecia per noi.

Ma, nonostante tutto, il nostro messaggio è pieno di noi, noi, noi.
Quella di presentare i propri meriti, i propri risultati e i propri obiettivi è diventato l'unico modo per presentarsi. La solita americanata, quella di esporre il proprio cavallo di battaglia.
Questo modo pubblicitario di presentarsi ha contaminato tutta la società. Il marketing dell'ego ha sostituito l'affetto del "come stai" e del "sono felice di vederti". "Io sono" viene insegnato, viene applicato e viene richiesto.

Sarebbe come se alla vostra porta bussasse uno sconosciuto. Vi aspettereste il solito saluto: "buongiorno, come stai? Vorrei scambiare due chiacchiere con te perché ci tengo alla tua amicizia". Ma questo sconosciuto comincia invece a dire: "faccio parte di una famiglia divisa e abbiamo dei problemi ancora da risolvere. Abitiamo in tale via e guadagnamo una certa cifra. Siamo tanto intelligenti da bussare a tutto il condominio e regaliamo l'auto a chi ci ascolta".
Strana presentazione, vero?

Ora torniamo alla riunione urgente del Dipartimento della Diffesa, del Nucleo Scientifico e della Sezione Antiquariato di questa comunità aliena. Tutti curiosi assistono alla relazione dello Staff dei studiosi del caso. Eccoli tutti con i loro dispositivi all'avanguardia mentre giocano, cercano i Pokémon oppure fanno dei selfie da postare
 su Facebook, su Instagram e su Twitter. Giusto per dimostrare che in quella riunione c'erano. Ce l'avranno pure loro qualche ministro che passa tutto il tempo sui social, tra selfie, post e commenti.
Ora silenzio, il giradischi parte e il professore spiega:

Buonasera a tutti!
Dopo avere esaminato questa lamiera gialla con gli ultrasuoni e con i vari raggi abbiamo notato delle tracce. Attraverso un complicato algoritmo siamo riusciti a decifrare il contenuto.

1. Il messaggio contenuto in questo supporto molto antico è del capo di una tribù chiamata Stati Uniti di qualcosa. Dice che ci sono anche tante altre tribù delle quali non fornisce nemmeno il nome. Un comportamento presuntuoso. 
Loro abitano in una galassia che chiamano "La via del latte" e che corrisponde a quella che noi chiamiamo "Schiuma da barba".

2. E impressionante il fatto che ci pensentino i loro problemi senza nemmeno conoscerci. Dicono che fanno fatica a sopravvivere. Insomma, chiedono l'elemosina come si fa di solito: "ho 3 figli", "ho fame, sono invalido", oppure "ho l'Alzeimer, non ricordo perché chiedo soldi". In cambio dicono che lascerebbero quei tempi schifosi e si sposerebbero con noi.

3. Il messaggio specifica che si tratta di un dono: regalano questa baracca volante a chi riesce a decifrare il messaggio, cioè a me.

4. La musica che ci hanno mandato non contiene nessuna delle ultime hit come "Despacito", "Ai se eu te pego" e nemeno "Il pulcino Pio". Si sentono chi sa chi, dicono sempre "noi, noi, noi". Ma invece sono ancora dei primitivi.

Secondo lo psicologo del team, nel messaggio si sentono grandi per essere riusciti a inventare il giradischi e i monitor a tubo catodico. Interessante rivelare che ci sono tante promesse di cambiamento mentre si accennano dei problemi, quindi chi parla dev'essere per forza un politico.
Credo che se rispondessimo, loro non sarebbero in grado di usare i nostri supporti e di leggere il nostro messaggio.
Quindi propongo di fare finta di nulla e di indirizzare questa lamiera volante verso il pianeta dei vicini.

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