Mi
chiamo Millie Fontana, ho 23 anni e sono figlia di due lesbiche,
concepita tramite un donatore. Sono qui con il supporto di tutti e tre i
miei genitori.
Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita
perché nessuno vuole sentir parlare dell'altro lato dell'arcobaleno, il
lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con
l'idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
Crescendo, volevo un padre... Sentivo dentro di me che mi mancava un
padre prima ancora che potessi concepire quello che significava un
padre. Sapevo che amavo entrambe le mie mamme, ma non riuscivo a capire
quello che mancava dentro di me. Quando ho affrontato la scuola ho
iniziato a realizzare, attraverso l'osservazione di altri bambini e dei
loro legami d'amore con i loro padri, che mi stavo perdendo qualcosa di
speciale. Mi è stato mentito durante tutta la scuola; Mi è stato detto
che non avevo un padre... è stato molto difficile per me affermare
un'identità stabile per questo. E la mia stabilità comportamentale ed
emotiva ha sofferto molto a causa di questo.
Sono cresciuta atea e
senza alcuna affiliazione religiosa... ma supporto i cristiani perchè
fin'ora, in questo dibattito, i cristiani sono gli unici che si pongono
la questione e seguono i loro figli. I cristiani sono gli unici che
cercano di accendere i riflettori sulle storie come la mia. Nessuno
nella lobby Lgbt vuole ascoltare qualcuno come me perchè "Love is love"
giusto? Noi non esistiamo per loro.
Crescendo mi guardavo allo
specchio e pensavo: "Da dove ho preso questi occhi verdi? Da dove ho
preso un certo aspetto della mia personalità o certi talenti che nessuno
nella mia famiglia ha?". La risposta è semplicemente "Mio padre"! Ma in
realtà non è soltanto il padre o il donatore (come a loro piace
chiamarlo), ma : "ho una zia, uno zio, una nonna e tanti cugini?". Sono
tutte cose che fanno parte di me. Chi erano i miei genitori per decidere
quali parti di me è accettabile che conosca e quali no?
Ho
conosciuto mio padre quando avevo 11 anni ed è stata probabilmente la
prima volta nella mia vita in cui mi sono sentita una bambina stabile.
L'ho guardato negli occhi e ho pensato: "questa è la mia parte
mancante", non perchè avessi fantasticato sull'avere un padre, ma perchè
ho potuto dare un volto a chi ero io, potuto guardare chi è egualmente
responsabile della mia esistenza, ho potuto affermare la mia identità
basata su questo uomo.
Voglio parlare di reale "uguaglianza". Sento
parlare di "uguaglianza" dalla lobby Lgbt ma mi chiedo quale sia la loro
definizione di uguaglianza perchè, per me, uguaglianza significa dire
la verità, significa essere rispettati per quello che si è per intero e
non solo in base a quello che i genitori decidono che tu debba sapere.
Uguaglianza è guardare entrambi i lati della mia famiglia genetica e
capire chi sono veramente. Uguaglianza non significa che, siccome alcuni
studi su famiglie gay volontarie e sui loro figli dimostrerebbero un
esito positivo, questo debba valere per tutti, è completamente
irrealistico.
Ho sentito questa menzogna della lobby Lgbt: ai
bambini non importa chi è la loro famiglia, uomini e donne sono
intercambiabili. Considero questo di per sé una forma di discriminazione
di genere. Uomini e donne offrono ruoli complementari nell'allevare il
bambino e dovrebbero essere rispettati con "uguaglianza".
E' buffo
il modo in cui la lobby gay parla di omofobia. Ho racconti di amici gay
che mi spiegano che altri gay li chiamano omofobi perchè preferiscono
che i bambini crescano con un padre e una madre: è totalmente ridicolo!
Ero omofoba quando mi guardavo allo specchio e mi chiedevo dove fosse
mio padre? Ero omofoba quando supplicavo i miei genitori di dirmi chi
fossi? Assolutamente no! Io amo i miei tre genitori con "uguaglianza".
L'omofobia, in realtà, è semplicemente un'avversione per un certo
comportamento. Sono profondamente in disaccordo nell'equiparare omofobia
e razzismo. Mi sento offesa dall'idea che io sia considerata razzista
per aver parlato di queste cose.
Perchè il governo sta cercando di
spingere una agenda che non è basata sull'onestà? Perchè in realtà in
ogni relazione tra persone dello stesso sesso ci vuole una terza persona
per "produrre" un bambino. Perchè come società dovremmo ignorare questa
verità? Io non sono qui grazie a due donne, ma tre persone hanno fatto
la scelta di farmi venire al mondo. La scienza viene sostituita dai
desideri di alcuni adulti. In Canada sul certificato di nascita c'è
scritto "genitori legali" non più genitori biologici. Il certificato di
nascita sta cambiando da documento della storia del bambino a documento
di intenti degli adulti. Sono gli adulti che decidono: io mi prendo cura
di questo bambino. Ma quali informazioni questo documento fornisce al
bambino? Non è realistico. Nessuno fa un certificato sulle intenzioni.
Mia madre mi ha fatto una domanda: cosa sarebbe successo se io e la mia
partner potevamo sposarci? Se avessimo potuto avere quell'ambiente
familiare stabile come tutti gli altri? Ho risposto con un'altra
domanda: che tipo di terapia mi avrebbero somministrato gli psicologo
per i miei comportamenti dovuti alla mancanza di un padre se l'assenza
del padre fosse stata considerata una forma di discriminazione? Nessuna
risposta.
La cosa divertente è che Obama ha detto che adesso tutti
gli altri paesi si dovranno evolvere, ma da quello che ricordo,
l'evoluzione è durata un po' più di un decennio ed anche che ha
coinvolto tutti. L'evoluzione non è stata fatta con un'agenda politica
che sta silenziando anche una parte della comunità Lgbt. Sono una
piccola minoranza estremista che sta spingendo, da quello che mi sembra,
all'estinzione del genere in sé stesso. Io non vedo "gender equality"
io vedo l'intenzione di sbarazzarsi del genere umano del tutto.
Finchè noi come società non intavoliamo una discussione che includa i
bambini come me per i quali non va bene che i genitori decidano quali
sono le parti (di vita) che sono accettabili da rivelare al bambino,
finchè questa discussione esclude tutti quelli che sono stati allevati
senza padre o senza madre, finchè questa discussione azzittisce
svergognandoli i bambini che sono sulle mie posizioni, non dovremmo
spingere il matrimonio a questa evoluzione perchè l'evoluzione va per
gradi e non ho intenzione di venire zittita da persone che devono dire a
me come è accettabile che io mi senta, che sono una brutta persona
perchè volevo un padre, che forse non amavo abbastanza le mie madri se
volevo un padre.
Grazie per il sostegno a questa causa perchè tutti
meritano avere voce e non lascerò che si incuta vergogna ai cristiani o a
qualunque persona di fede solo perchè si mobilita per i bambini... è
ridicolo!
Traduzione di Paolo Ultimo
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