7 marzo 2020

La persona assertiva

Sentiamo spesso parlare di assertività e di comportamento assertivo. Ma di cosa si tratta precisamente? Il termine “assertività” affonda le proprie radici nel latino asserere, ossia affermare e sostenere con vigore. In ambito psicologico il termine viene ripreso dall’inglese assertiveness, con il significato di efficacia personale e affermatività. Tuttavia, possiamo ricondurne le origini anche al verbo inglese to assert, che letteralmente significava mettere uno schiavo in libertà. A partire da queste diverse radici etimologiche del termine, possiamo in primo luogo dedurre che:
  1. L’assertività è la caratteristica di chi afferma e realizza se stesso, manifestando le proprie capacità e i propri talenti nel contesto sociale e professionale.
  2. Il comportamento assertivo ha a che fare con la condizione dell’essere liberi, non nel senso dell’affrancarsi da ogni vincolo o condizionamento, quanto piuttosto nella manifestazione di una scelta consapevole e responsabile.
I due psicologi statunitensi Robert Alberti ed Michael Emmons definiscono assertivo “un comportamento che permette ad una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il proprio punto di vista senza un’ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i propri diritti senza ignorare quelli altrui”.
Quali sono le principali caratteristiche del comportamento assertivo? Eccone 5:
  1. Proattività. La persona assertiva si sente protagonista della propria esperienza di vita. La proattività, come sostiene Stephen Covey nel suo best seller The 7 Habits of Higly Effective People, rappresenta qualcosa di più del semplice prendere iniziativa. “Significa che, come esseri umani, noi siamo responsabili della nostra vita. Il nostro comportamento è una funzione delle nostre decisioni, non delle condizioni in cui viviamo”.
  2. Responsabilità. Il comportamento assertivo si caratterizza per un orientamento costante all’essere responsabili delle conseguenze delle proprie decisioni. Letteralmente, il termine responsabilità sta per “abilità di risposta”; ciò significa che un atteggiamento responsabile consiste nella capacità di scegliere la nostra risposta in ogni situazione. La psicologia dell’efficacia personale a tal proposito introduce il concetto di locus of control. Ognuno di noi tende a porre il proprio punto di controllo in due possibili posizioni: all’interno o all’esterno. Il locus of control esterno è tipico di coloro che attribuiscono sempre a fattori esterni le cause dei propri insuccessi o dei propri fallimenti. Ogni volta che subentrano delle difficoltà si incolpa il destino avverso, la situazione sfavorevole, oppure gli altri che non ci capiscono e che non ci supportano adeguatamente. Il locus of control interno, invece, caratterizza propriamente la personalità assertiva, che non cerca alibi, scuse o giustificazioni, ma ritiene se stessa responsabile diretta della propria condizione e dei propri risultati.
  3. Fiducia. La persona assertiva manifesta due tipi di fiducia: in se stessa e negli altri. La fiducia in se stessi è un fondamentale requisito di un buon livello di autostima. Un’adeguata considerazione di sé rappresenta un pilastro portante dell’assertività. Conoscersi a fondo, maturare un buon rapporto con se stessi, valorizzare le proprie qualità positive, individuando quelle aree di debolezza che possono diventare oggetto di un processo di miglioramento, sono aspetti basilari del processo di costruzione di una solida fiducia in se stessi. Un’autostima bassa porta ad assumere un comportamento remissivo in relazione agli altri. Un’autostima troppo elevata porta invece a manifestare un comportamento aggressivo. Sull’altro versante, concedere fiducia agli altri, con un atteggiamento di preliminare apertura, scevra da pregiudizi negativi e credenze limitanti, può esserci d’aiuto per interagire con maggior serenità ed efficacia in ogni contesto.
  4. Affermazione di sé. La natura dell’assertività si esprime nella capacità di affermare se stessi. Se il comportamento anassertivo si manifesta nella costante preoccupazione delle opinioni e dei giudizi altrui, l’assertività caratterizza la persona che ha sviluppato un proprio centro di esistenza, una dimensione flessibile ma al tempo stesso stabile della propria identità, in cui ritrovare i propri valori, le proprie convinzioni, le proprie esigenze. Affermazione di sé significa anche rimanere fedeli a se stessi, accettarsi per ciò che si è, pur nella certezza che si può sempre essere aperti al cambiamento e al miglioramento. Riconoscere e valorizzare la propria unicità porta ad abbandonare l’idea che il nostro comportamento debba ricercare ad ogni costo l’approvazione di altri.
  5. Comprensione. Uno dei grandi limiti del genere umano sta nell’etichettare le persone, emettendo spesso un giudizio “epidermico”, lasciandosi così condizionare dalla “prima impressione”. Il modello di comportamento orientato all’assertività suggerisce di guardare agli altri mostrando comprensione, cercando cioè di comprendere le ragioni di un determinato comportamento o atteggiamento. Perché l’altro dice queste cose, mostra questo atteggiamento o si comporta in questo modo? Rispondere a questi interrogativi, sospendendo inizialmente il giudizio, evitando di lasciarsi irretire da preconcetti e pregiudizi, rappresenta un buon modo per cercare di comprendere realmente i nostri interlocutori.
Apprendere e sviluppare un comportamento assertivo è possibile per tutti, attraverso impegno, sforzo e allenamento quotidiano. Nel contesto lavorativo attuale le competenze relazionali sono sempre più essenziali e imprescindibili per poter lavorare con soddisfazione, efficacia e successo. In tal senso, l’assertività rappresenta una modalità comportamentale che può garantirci un elevato livello di qualità nella costruzione, nello sviluppo e nel mantenimento delle relazioni che caratterizzano ogni giorno la nostra vita professionale.

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