14 ottobre 2018

8 aspetti positivi dell'ansia

Quella brutta bestia dell'ansia può essere una condizione psicologica difficile e paralizzante. Tuttavia alcuni recenti studi scientifici mettono in luce una serie di risvolti positivi inattesi di questa esperienza emotiva. Interessante no?
Non intendo assoluttamente svalutare la condizione dolorosa in cui si trovano molte persone che soffrono d’ansia. Piuttosto, vorrei offrire uno spunto per soffermarsi su alcuni aspetti positivi dell’ansia


Eccone 8:



1. Le persone ansiose ottengono naturalmente più fiducia da parte degli altri

Coloro che si sentono ansiosi possono facilmente sentirsi in imbarazzo. Una recente ricerca mostra che, proprio in conseguenza a questo, le persone tendono a sviluppare maggiore fiducia nei loro confronti. Il dr. Robb Willer, l’autore dello studio, ha spiegato: “Livelli moderati di imbarazzo sono segni di virtù. I nostri dati suggeriscono che l’imbarazzo sia un vantaggio, non qualcosa da combattere. L’imbarazzo è una “firma emotiva” di una persona a cui è possibile affidare informazioni ed esperienze preziose. Aiuta la creazione di legami sociali e rafforza la cooperazioni tra persone nelle situazioni di ogni giorno.”

2. Le persone ansiose fanno meno incidenti mortali

E’ vero? Sembra di sì, in quanto pensano in anticipo a tutte le possibili conseguenze delle loro azioni. 
Uno studio del 2006 ha trovato che gli adolescenti ansiosi rimangono coinvolti in molti meno incidenti rispetto ai loro compagni poco ansiosi. Il dr. Lee, autore della ricerca, ha spiegato: “I nostri dati suggeriscono che possedere tratti ansiosi presenta alcuni benefici di sopravvivenza quando si è giovani, benefici che sono tuttavia controbilanciati da numerosi problemi di salute quando si è adulti”. In altre parole: l’ansia ti affatica nel lungo termine, ma nel frattempo ti tiene in vita.

3. Le persone ansiose hanno una buona memoria

Le persone ansiose spesso pensano di non avere una buona memoria. In realtà, negli esperimenti condotti da Delleman (2014), si è osservato che la memoria dei partecipanti ansiosi non è così cattiva: “.. individui molto ansiosi spesso hanno una visione della loro memoria molto scadente in quanto, in situazioni di particolare tensione, hanno la sensazione di non ricordarsi più quello che devono dire. Inoltre, i soggetti che soffrono d’ansia tendono a riflettere a lungo prima di prendere una decisione, si interrogano a fondo e immaginano molteplici scenari nella loro mente. Sono più preoccupati di fare la scelta corretta rispetto ai partecipanti poco ansiosi e questo li porta continuamente a cambiare risposta da dare. Impiegano dunque molto più tempo dei soggetti di controllo per rispondere, e ciò non fa altro che alimentare la loro credenza di avere una “cattiva memoria”. In realtà, questa visione non è realistica: la loro memoria funziona adeguatamente…”

4. L’ansia (quando non è eccessiva) conduce ad ottenere risultati migliori ai test

Quando l’ansia non è eccessiva, essa può avere un effetto molto positivo sulle nostre performance.
L’altro fattore importante per ottenere buoni risultati sembra essere una buona memoria. Uno studio condotto da Owens e colleghi (2012) ha trovato che avere buona memoria ed essere in ansia è una formula efficace per ottenere ottimi risultati agli esami. Il dr. Matthew Owens ha sottolineato: “Studi precedenti hanno sempre sottolineato l’impatto negativo che l’ansia può avere sulla prestazione ai test cognitivi. I nostri risultati suggeriscono invece che, quando in interazione con una buona memoria, una certa quota d’ansia permette il raggiungimento di buoni risultati.”

5. Le persone ansiose sono “buoni amici”

Le persone con disturbo d’ansia sociale possono trovare difficile fare amicizia, tuttavia molto spesso sono percepiti dagli altri molto più positivamente di quanto immaginano. Uno studio recente (Rodebaugh et al., 2014) ha scoperto che coloro che soffrono di ansia sociale reputano di riuscire ad instaurare amicizie di bassa qualità, al contrario gli amici valutano l’esperienza relazionale con loro come molto positiva e soddisfacente. Il dr. Rodebaugh, uno degli autori dello studio, ha affermato: “Le persone con ansia sociale credono di essere molto più impacciate nelle relazioni di quanto in realtà siano, anche nelle loro amicizie più strette!”

6. Non si appare così ansiosi come si crede

Chi soffre d’ansia ha spesso l’impressione che le altre persone possano vedere tutte le loro manifestazioni fisiche di preoccupazione e, di conseguenza, intuire la loro condizione emotiva. Ciò non è esattamente vero! In realtà, numerosi studi mostrano che le persone che hanno disturbi d’ansia sovrastimano notevolmente i loro sintomi somatici. In particolare: non sudano così tanto come credono, le loro mani non tremano in modo così significativo e il loro respiro non è così affannoso come sembra loro.

7. Le persone ansiose si divertono più di quanto credano

Quando pensano a come potrebbero andare le cose, le persone ansiose sono sempre pronte a figurarsi il peggio. Questo le porta, spesso, a non accorgersi del momento presente.
Per esempio, le persone socialmente ansiose sono così focalizzate sulla paura di dire qualcosa di sbagliato e di non essere adeguate all’interno delle situazioni relazionali, da non accorgersi di quanto, in realtà, si stanno divertendo. E spesso si divertono molto di più di quanto si aspettano!
Uno studio che è andato ad indagare quanto le persone si divertono durante la festa di San Patrizio, ha trovato che le persone socialmente ansiose sottostimano notevolmente il divertimento provato.

8. La razza umana necessita di persone ansiose

L’ansia non solo porta vantaggi a livello personale, ma tutta la razza umana ne trae beneficio.
Coplan e colleghi (2012) hanno osservato che l’ansia e l’intelligenza evolvono insieme come tratti positivi ed adattivi per la specie. Il dr. Coplan ha spiegato: “La preoccupazione eccessiva è generalmente vista come fattore negativo e l’essere molto intelligenti come un aspetto positivo. In realtà, le preoccupazioni sono funzionali a proteggere la nostra specie da situazioni di pericolo. In sostanza, le preoccupazioni fanno in modo che le persone non corrano rischi e questo aumenta le loro probabilità di sopravvivenza. Come l’intelligenza, l’ansia apporta dunque un beneficio in termini di adattamento alla specie umana”.

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