28 novembre 2018
25 novembre 2018
19 novembre 2018
Ubuntu
Un antropologo ha proposto un gioco ai bambini di una tribù africana. Ha
messo un cesto pieno di frutta vicino ad un albero e ha detto ai
bambini che chiunque arrivasse prima avrebbe vinto tutti i frutti.
Quando ha dato il segnale per correre, tutti i bambini si sono presi le mani e sono scappati insieme, poi si sono seduti insieme a godere del premio.
Quando ha chiesto loro perché avevano corso così, se uno solo poteva vincere tutti i frutti, gli hanno risposto: Ubuntu, come uno di noi potrebbe essere felice se tutti gli altri sono tristi?
Ubuntu, nella cultura xhosa significa: " io sono perché noi siamo."
Quando ha dato il segnale per correre, tutti i bambini si sono presi le mani e sono scappati insieme, poi si sono seduti insieme a godere del premio.
Quando ha chiesto loro perché avevano corso così, se uno solo poteva vincere tutti i frutti, gli hanno risposto: Ubuntu, come uno di noi potrebbe essere felice se tutti gli altri sono tristi?
Ubuntu, nella cultura xhosa significa: " io sono perché noi siamo."
16 novembre 2018
13 novembre 2018
Mi manchi
Non dovresti mancarmi perché mi hai già sottratto abbastanza.
Il sonno per esempio. Notti in cui non ci sono con la testa perché sei nella mia testa.
Pensare a tutte le volte in cui mi hai dimostrato che infondo non ci conosciamo , a tutte le volte che ti ho perdonata dicendomi "Capita a tutti di sbagliare".
Non è vero che ho bisogno di te per guardare avanti, perché hai preferito non esserci quando necessitavo di te per andare avanti. Tornerei perché mi sento isolato e vulnerabile quando non ho nessuno accanto, e me ne andrei di nuovo perché tu non mi tieni, perché tu sai solo sorridere con gli altri. Mi manca il tuo sorriso nei miei confronti, toccarti con tutt'e due le mani, dirti scusa quando non serve. In quei giorni che sembrano anni non dovresti mancarmi perché non te lo meriti, perché io merito. Non ha senso il fatto che esistono una serie di motivazioni che ci spingono a tornare dove non c'è ragione di restare.
Tratto dal romanzo "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano
Il sonno per esempio. Notti in cui non ci sono con la testa perché sei nella mia testa.
Pensare a tutte le volte in cui mi hai dimostrato che infondo non ci conosciamo , a tutte le volte che ti ho perdonata dicendomi "Capita a tutti di sbagliare".
Non è vero che ho bisogno di te per guardare avanti, perché hai preferito non esserci quando necessitavo di te per andare avanti. Tornerei perché mi sento isolato e vulnerabile quando non ho nessuno accanto, e me ne andrei di nuovo perché tu non mi tieni, perché tu sai solo sorridere con gli altri. Mi manca il tuo sorriso nei miei confronti, toccarti con tutt'e due le mani, dirti scusa quando non serve. In quei giorni che sembrano anni non dovresti mancarmi perché non te lo meriti, perché io merito. Non ha senso il fatto che esistono una serie di motivazioni che ci spingono a tornare dove non c'è ragione di restare.
Tratto dal romanzo "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano
10 novembre 2018
Chi è mio padre?
Mi
chiamo Millie Fontana, ho 23 anni e sono figlia di due lesbiche,
concepita tramite un donatore. Sono qui con il supporto di tutti e tre i
miei genitori.
Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita perché nessuno vuole sentir parlare dell'altro lato dell'arcobaleno, il lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con l'idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
Questa è una testimonianza che, di sicuro, è inaudita perché nessuno vuole sentir parlare dell'altro lato dell'arcobaleno, il lato non adatto per crescere dei bambini felici, perché crescono con l'idea sbagliata di come una struttura familiare dovrebbe essere.
7 novembre 2018
4 novembre 2018
Voglio una vita non pixelizzata
Secondo Sherry Turkle, psicologa e docente del Massachusetts institute of technology, gli studenti sono ossessionati dall’idea di essere perfetti e invulnerabili. Per questo per farle delle domande le scrivono un’email invece di andare a parlare con lei di persona negli orari di ricevimento.
“Più divento famosa, più allungo il mio orario di lavoro e più il numero di studenti che partecipano alle mie attività diminuisce”, spiega Turkle durante uno degli incontri dell’Aspen ideas festival, organizzato dall’istituto Aspen insieme a The Atlantic.
1 novembre 2018
Esamina il tuo legame
Perché alcune relazioni portano al matrimonio mentre altre
naufragano? Sembra un interrogativo complicato. E lo è. Ma forse non quanto si pensa.
Secondo una ricerca del 2015, citata da Science of Relationships, si può prevedere l’eventuale esito di una relazione comprendendo a quale modello appartiene.
Secondo una ricerca del 2015, citata da Science of Relationships, si può prevedere l’eventuale esito di una relazione comprendendo a quale modello appartiene.
29 ottobre 2018
L'equilibrista
Questa è la storia di un famoso equilibrista stimato e rispettato da tutti per la sua straordinaria bravura.
Nessuno si ricordava di averlo mai visto vacillare o cadere.
Un giorno il circo dove l’equilibrista lavorava si trovò in serie difficoltà finanziarie.
Il direttore del circo, per attrarre più gente, propose all'equilibrista di alzare il filo e aumentare la distanza del percorso.
I lavoratori del circo avevano posto tutta la loro fiducia nel loro equilibrista ed erano sicuri di conquistare un successo strepitoso.
Rivolgendosi ai suoi compagni di lavoro, l’equilibrista domandò: «Siete sicuri che ci riuscirò...???».
Tutti risposero: «Abbiamo grande fiducia in te e siamo assolutamente sicuri che ce la farai».
Nessuno si ricordava di averlo mai visto vacillare o cadere.
Un giorno il circo dove l’equilibrista lavorava si trovò in serie difficoltà finanziarie.
Il direttore del circo, per attrarre più gente, propose all'equilibrista di alzare il filo e aumentare la distanza del percorso.
I lavoratori del circo avevano posto tutta la loro fiducia nel loro equilibrista ed erano sicuri di conquistare un successo strepitoso.
Rivolgendosi ai suoi compagni di lavoro, l’equilibrista domandò: «Siete sicuri che ci riuscirò...???».
Tutti risposero: «Abbiamo grande fiducia in te e siamo assolutamente sicuri che ce la farai».
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